PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE... ANCHE IN PSICOLOGIA

Dopo lunghe campagne informative sull’importanza della prevenzione in medicina, le persone finalmente hanno appreso che è fondamentale effettuare esami clinici periodici al fine di tenere sotto controllo l’eventuale insorgenza di malattie e patologie. Lo stesso non avviene in psicologia. Come mai? Spesso le persone si rivolgono allo psicologo “come ultima spiaggia”, dopo aver tentato varie soluzioni fai-da-te:

  • cercano sollievo sfogandosi con parenti, amici, vicini di casa, con il rischio di ricevere soltanto consigli, di sentirsi non compresi e giudicati;
  • cercano un farmaco che elimini immediatamente il sintomo; 
  • tentano di fare proprie le soluzioni altrui, come assumere farmaci prescritti ad altri pensando: “stessi sintomi, stessa cura”;   
  • leggono riviste e giornali pseudo-specialistici o si rivolgono al web per reperire informazioni che permettano l’auto-diagnosi e l’auto-terapia; 
  • peregrinano per diversi specialisti, inseguendo e assecondando il sintomo, senza focalizzare il problema; 
  • alcuni arrivano addirittura a maghi e guru ciarlatani, nella speranza di soluzioni magiche.

Tutto ciò accade perché spesso si ha una considerazione errata della figura dello psicologo, visto non come un professionista della mente, ma come una persona alla quale rivolgersi per farsi una chiacchierata, raccontare i fatti propri oppure delegare il compito di alleviare il proprio disagio, chiedendo aiuto quando non c’è più nient’altro da fare.

La psicologia, invece, è una disciplina scientifica e, come tale, dedica particolare attenzione alla prevenzione primaria e secondaria. La prima riguarda tutte quelle attività legate alla promozione del benessere psicologico e relazionale; la prevenzione secondaria si rivolge, invece, a tutti coloro che si trovano a vivere un momentaneo stato di fragilità.  

Quindi non occorre aspettare di avere un sintomo o un disturbo psicologico conclamato per rivolgersi ad uno psicologo. Si pensi che molti disturbi psicologici, soprattutto nei bambini ma non solo, hanno maggiori possibilità di remissione se si interviene precocemente. Inoltre dal momento che la persona è un tutt’uno, un’insieme di più dimensioni (fisica, psichica, emotiva, sociale, spirituale) tutte collegate tra loro, un disturbo in una dimensione può causare una patologia in un’altra, ad esempio una sofferenza psichica può determinare una malattia fisica, così come è stato individuato dai più recenti studi in psicosomatica. 

Prevenzione in psicologia significa concedersi la possibilità di intraprendere un percorso psicologico di crescita personale, che permetta di riconoscere le proprie capacità e i propri limiti, acquisire maggiore consapevolezza di sé, migliorare l’autostima e la qualità della vita. L’obiettivo è quello di imparare ad affrontare e gestire in maniera più funzionale le relazioni interpersonali e gli eventi stressanti.  

Esistono realtà che si occupano di prevenzione in psicologia, ad esempio ad Aprilia l'Associazione di Promozione Sociale PSI.COL. da oltre 10 anni promuove il benessere psicologico e relazionale, con le finalità di accrescere la socializzazione, le potenzialità e l’espressione di sé attraverso percorsi rivolti alla persona, alla famiglia e ai gruppi.

Se la medicina è riuscita a debellare quasi completamente alcune malattie, proprio grazie alla prevenzione, perché non tentare di realizzare la stessa cosa in psicologia?

(A cura dell'equipe psicologica di PSI.COL.)