ADHD E PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è un valido aiuto per bambini e ragazzi con ADHD.

CHE COS’È L’ADHD

L’ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) è un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività.

Il bambino con ADHD presenta una serie di caratteristiche che vanno a interferire con il funzionamento e il suo sviluppo e sono principalmente contraddistinte da deficit nel campo attentivo e/o da iperattività e impulsività, o entrambi.

Il deficit d’attenzione è un problema neurologico causato da un’alterata funzionalità del sistema nervoso; questo disturbo interessa il bambino fin dai primi anni di vita e si mantiene per tutta l’infanzia e l'adolescenza e spesso anche nell’età adulta.

Il bambino che presenta questo problema fa molta fatica a mantenere l’attenzione e a concentrarsi, tende ad agire senza pensare alle conseguenze e a non modificare il comportamento in base ai propri errori. Inoltre il bambino iperattivo difficilmente riesce a stare fermo, presentando agitazione, irrequietezza, nervosismo, comportamento irruente e ha difficoltà nel terminare ciò che ha iniziato e nel rispettare le regole.

LA DIAGNOSI

Per effettuare la diagnosi, i sintomi devono perdurare da almeno 6 mesi e avere un impatto
negativo sulle attività sociali e scolastiche/lavorative, inoltre devono essere presenti
da prima dei 12 anni di età e si devono manifestare in più contesti (scuola, casa, centri ricreativi...). Secondo il DSM V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, 2013), che viene utilizzato per la diagnosi, il disturbo può avere tre livelli di gravità in base alla quantità e persistenza dei sintomi: lieve, moderata e grave.

Studi recenti hanno rilevato che la prevalenza di questo disturbo è tra il 7 e l’8% nei
bambini e adolescenti e tra il 4-5% negli adulti.

Più del 40% dei bambini presenta difficoltà nelle fasi iniziali di produzione del linguaggio, come problemi di articolazione, balbettio ed errori nel posizionamento di lettere in una parola. Dal punto di vista cognitivo oltre ai problemi di attenzione, i bambini presentano deficit nella memoria a breve termine, il che porterebbe a una difficoltà per l’acquisizione di nuove informazioni da conservare ed apprendere. Spesso sono presenti problemi di coordinazione e di equilibrio.

IL TRATTAMENTO

L’intervento terapeutico mira a diminuire i fattori di rischio (bassa autostima, ansia, aggressività, difficoltà sociali o scolastiche...) e a potenziare, attraverso strategie comportamentali, i punti di forza, aumentando il senso di autoefficacia del bambino e migliorandone il benessere psicologico.

Secondo le attuali ricerche, l’intervento su questo disturbo deve agire su più fronti
(scuola, famiglia, bambino) e con più modalità:

– terapia e strategie comportamentali
– training di abilità sociali
– potenziamento dell’apprendimento
– interventi cognitivo-comportamentali per aumentare l’autostima
– parent training o consulenza genitoriale.

In particolare gli obiettivi della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale per bambini/ragazzi con ADHD sono:

  • favorire comportamenti centrati sul compito al fine di mantenere l’attenzione e la concentrazione per tempi sempre più lunghi;
  • aiutare a migliorare l’organizzazione e la pianificazione delle attività;
  • incrementare il controllo degli impulsi, riducendo i comportamenti aggressivi e la ricerca d’attenzione attuata con modalità negative;
  • favorire il miglioramento dell’autostima e dell’autoefficacia nel bambino/ragazzo;
  • aumentare la capacità di creare e mantenere amicizie durature;
  • insegnare ai genitori strategie e modalità comprovate come la token economy, il time out, contratti sulle contingenze, sistema di ricompense, al fine di incentivare i comportamenti positivi e ridurre quelli negativi;
  • spiegare ai genitori come porre limiti fermi e coerenti, al fine di mantenere confini sani nel rapporto genitori/figli.

LA PROGNOSI NEL TEMPO

L’evoluzione dell'ADHD dipende dall’interazione tra il livello di gravità del disturbo
e l’ambiente, familiare, scolastico e sociale in cui è inserito il bambino.

La prognosi potrà essere favorevole se gli adulti che appartengono a questi contesti ambientali rispondono con costanza e impegno nell’uso di strategie efficaci (vedi sopra) e il bambino partecipa attivamente ad interventi terapeutici validi svolti da professionisti specializzati, migliorando le abilità personali e aumentando la propria autostima.

Al contrario se non viene effettuato nessun trattamento specifico, nel tempo è possibile che l'ADHD  si associ ad altre problematiche tipo il disturbo oppositivo-provocatorio e il disturbo del comportamento o evolva verso altre patologie tipo il disturbo antisociale di personalità. 

(D.ssa Sonia Di Munno, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Terapeuta ACT, Sp. in Neuropsicologia Clinica)